lunedì 8 settembre 2014

Vivere sempre un po’ in vacanza

L’ho capito nel settembre del 2005, a Barcellona. Osservare la gente che, in pausa pranzo, scendeva in spiaggia a mangiare qualcosa, ritrovarsi con gli amici o addirittura prendere il sole è stata un’illuminazione. Io volevo vivere così: sempre un po’ in vacanza. Perché se riesci a ritagliarti uno spazio di relax nel tuo tran tran quotidiano, senza dover necessariamente aspettare l’estate e le ferie, è ovvio: vivi molto meglio. E io, che all’epoca stavo ancora cercando la mia dimensione, volevo vivere meglio.


Certo, in alcuni posti è più semplice portarsi sempre dietro un po’ di vacanza, ma credo che ognuna possa cercare il punto di forza del luogo in cui vive e sfruttarlo. Nel 2005 abitavo a Modena, il cui punto di forza è la posizione strategica. In poche ore di auto o treno puoi raggiungere tantissimi posti diversi. E così, nei week-end liberi, io e Roberto ci travestivamo da turisti e partivamo all’esplorazione di borghi, castelli, centri storici, campagne, montagne… e quando il week-end era lungo, ci spingevamo oltre confine, in Francia, in Germania, in Austria… perché il bello di Modena è che sei un po’ al centro dell’Europa.

Nell’ottobre del 2006, poi, per una serie di circostanze che sarebbe troppo lungo e noioso raccontare, ci siamo ritrovati a vivere in un paesone del Salento ed è stato qui che ho trovato la mia vera dimensione vacanziera. Vivere sempre come se fossimo un po’ in vacanza è diventato naturale, non c’è neanche bisogno di aspettare il week-end, basta andare a fare una passeggiata sul lungomare di Gallipoli al tramonto, perdersi una sera tra le viuzze del centro storico o scappare in spiaggia un paio d’ore, e il gioco è fatto.
Dunque, la prima regola per vivere sempre un po’ come in vacanza è fare il turista nel proprio territorio. E questa, ormai, per noi è un’abitudine consolidata: ci riesce benissimo. Ci sono, però, altre abitudini che ho acquisito durante le vacanze estive appena trascorse, che vorrei proprio mantenere.

Fare una colazione varia. Io faccio colazione sempre, perché non riesco nemmeno a immaginare di poter cominciare la giornata a stomaco vuoto. Ma… un po’ per pigrizia, un po’ per mancanza di tempo, tendo a essere ripetitiva: cappuccino e biscotti secchi. In vacanza, avendo più tempo, ho variato moltissimo e mi è piaciuto. Per poterci riuscire dovrò organizzarmi meglio, ma credo che sia fattibile.

Cazzeggiare. Io non cazzeggio mai, non cazzeggio più e non lo faccio da quando sono diventata mamma. Ho sempre qualcosa da fare: un testo da tradurre, un articolo da scrivere, un argomento da studiare, una lavatrice da fare, un pasto da preparare, una spesa da organizzare, un pavimento da lavare… In vacanza mi è capito di ritrovarmi con entrambi i bimbi addormentati, il frigorifero ben fornito e il computer spento. Ho riscoperto la bellezza del cazzeggio puro e semplice: concedersi una telefonata fiume con la tua amica del cuore o sfogliare una rivista di moda in tutta tranquillità sono cose molto rilassanti, che non facevo più. Non so se ci riuscirò, ma vorrei potermi ritagliare momenti di puro cazzeggio anche ora che è ricominciato il solito tran tran quotidiano.

Tenere il computer spento. Per la prima volta dopo tanti anni, quest’estate mi sono concessa un periodo (lungo) di ferie vere. Ho trascorso diversi giorni senza accendere il PC e senza nemmeno leggere la posta sul cellulare. Ho rifiatato. Ecco, vorrei provare a staccare completamente almeno la sera e nel week-end. Niente più lavoro di notte e festivi e, soprattutto, computer spento. Ci riuscirò? Molto dipenderà da quanto renderò di giorno e dagli acciacchi che colpiranno i bambini il prossimo autunno-inverno, ma ci voglio provare.

Dormire di più. Non sono mai stata una dormigliona, però, da quando sono diventata mamma, dormo troppo poco. Di notte non si dorme per i continui risvegli di Davide, al mattino ci si alza prestissimo per organizzare la giornata, di pomeriggio, quando Davide si fa un bel pisolino di due ore, non si dorme perché si lavora. Durante le vacanze, non essendoci il lavoro di mezzo, ho dormito spesso durante il giorno o mi sono alzata più tardi del solito. Ovviamente, adesso, durante la settimana non mi è possibile, ma almeno nel week-end voglio provare a ricaricarmi dormendo.


E voi? Quali abitudini delle vacanze vorreste portarvi nella vita di tutti i giorni?

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4 commenti:

  1. Ciao Margherita! Io vorrei tanto portarmi dietro la lentezza, intesa come capacità di fermarsi al momento giusto e assaporare ogni attimo; devo dire che negli ultimi anni sono molto migliorata in qst senso ma ne ho di strada da fare! Un abbraccio!

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    1. Ciao Verdiana! è bellissima questa cosa della lentezza. Anche io, come te, sono migliorata molto in questo senso e pure io, però, allo stesso tempo, devo fare ancora tanta strada...

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  2. Bellissimo... ottimi spunti che mi riprometto di fare miei. Certo che... potendo fare una passeggiata sul lungomare sarebbe ancora più facile! (Leggi: pizzico di sana invidia!).

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