mercoledì 12 gennaio 2011

Bambini piccoli e influenza: istruzioni per l'uso

Ho scritto questo post con la consulenza di mio marito, che è un medico e, se non ci fosse stato lui, le prime volte che nostra figlia ha avuto la febbre alta io non avrei saputo proprio come comportarmi, a parte farmi prendere dal panico, ovviamente.
Ecco, dunque, un breve vademecum; una sorta di piccolo manuale della sopravvivenza.

Come misurare la febbre.
Innanzitutto bisogna scegliere il termometro giusto, e non è così semplice. Attualmente, ne esistono in commercio essenzialmente di tre tipi:

Classico: quello che ha sostituito il termometro a mercurio, per intenderci. È piuttosto preciso e può essere usato sia per la misurazione rettale, sia per quella ascellare. Il problema è che per misurare la temperatura occorrono circa 5 minuti: troppo per la pazienza di un neonato o di un bambino sotto i … diciamo 4 anni?

Digitale. A meno di indicazioni contrarie contenute nelle istruzioni, può essere usato in sede rettale, orale o ascellare. La misurazione si ottiene in pochi secondi e viene annunciata da un segnale acustico; è quindi molto comodo anche per i bambini piccoli.

A infrarossi. Ne esistono di due tipi: quelli che rilevano la temperatura dalla fronte e quelli da inserire nell’orecchio. Non conosco abbastanza il secondo tipo e quindi non mi esprimerò in merito. Utilizzo, però, quello che misura la temperatura dalla fronte e vi racconterò, dunque, i pro e i contro.
Pro: 1) è veloce, la misurazione si ottiene veramente in pochissimi secondi; 2) si può usare anche quando il bambino dorme.
Contro: 1) la misurazione non è attendibile perché non è semplice puntarlo correttamente e, quando non lo si usa bene, la temperatura rilevata risulta spesso più bassa di quella effettiva; 2) è piuttosto costoso.

Una volta scelto il termometro, come procedere? Il dilemma è: temperatura rettale o ascellare? L’ideale sarebbe riuscire a prendere quella ascellare per non creare troppi disagi al bambino, ma chi ha, o ha avuto, bambini piccoli lo sa: non collaborano.

Fino a qualche mese fa per noi era impossibile prendere la temperatura dall’ascella e quindi ci comportavamo così: misurazione rettale con termometro digitale (quindi più veloce), solo quando strettamente necessario, cioè quando avevamo veramente bisogno di conoscere la temperatura precisa, perché, per esempio, dovevamo decidere se darle o meno il paracetamolo. Misurazione con termometro a infrarossi tutto il resto delle volte, cioè quando volevamo solo sapere se aveva la febbre, ma non era importante conoscere al millesimo la temperatura. Da qualche tempo, per la verità, riusciamo anche a fare la misurazione ascellare e quindi andiamo direttamente sempre con quella ed è molto più semplice.

Quando si procede con la misurazione rettale il termometro andrebbe prima lubrificato (per esempio, con olio di mandorle dolci o anche con olio di oliva). Una volta usato e prima di riporlo nell’astuccio va ovviamente disinfettato con alcol.
La temperatura misurata in sede rettale è di circa mezzo grado superiore a quella ascellare. In realtà, diversi studi hanno dimostrato che non è matematico; prendiamola quindi come un'indicazione di massima.

Come comportarsi in caso di febbre alta: somministrazione degli antipiretici
Gli antipiretici, come sappiamo, sono farmaci da automedicazione, ma con i bambini bisogna stare molto attenti comunque. Il dosaggio va stabilito in base al peso del piccolo e va concordato con il pediatra. Mai fare da sé, quindi. Concordare con il pediatra anche l’intervallo tra una somministrazione e l’altra e i criteri da usare prima di dare il farmaco. Noi, per esempio, se la febbre non supera i 38 °C e la bambina non lamenta mal di testa o altri dolori, non le diamo niente.

Supposte, gocce o sciroppo? Se tra i sintomi che presenta il bambino c’è il vomito, assolutamente supposta. In tutti gli altri casi, vanno benissimo sciroppo e gocce, anzi se il piccolo le accetta è addirittura meglio, perché la supposta può essere fastidiosa per molti. Se si somministra lo sciroppo, dosarlo con l’apposito misurino e mai con un cucchiaio o con un cucchiaino. È fondamentale che la dose sia esattamente quella consigliata dal pediatra.

Rimedi naturali per la febbre? Le nonne, in caso di febbre, usavano spugnature e borse del ghiaccio. Le nuove indicazioni non sono molto a favore di questi metodi perché possono creare disagi al bambino e non ci sono prove scientifiche della loro efficacia. Io, però, lo ammetto, un paio di volte che il paracetamolo non aveva prodotto l’effetto desiderato e dovevo aspettare diverse altre ore per poterglielo somministrare ancora, ho fatto ricorso alle spugnature e con noi hanno funzionato.

E per gli altri sintomi? Il naso del bambino andrebbe tenuto sempre libero con l’aiuto della soluzione fisiologica (lavaggi nasali). Sarebbe bene umidificare l’ambiente e non esagerare con l’uso dei termosifoni: caldo sì, ma non eccessivo. Le bevande calde con un cucchiaino di miele, oltre a essere una coccola, possono veramente dare un po’ di sollievo.

4 commenti:

  1. in tema di problemi meno seri, se posso permettermi, e tuo marito può confermarlo, gli sciroppi per la tosse sono inutili e quindi un puro spreco di soldi!
    per far passare il raffreddore invece mio suocero diceva di prendere una mela e tagliarla in 6 spicchi, magiare ogni giorno uno spicchio e per quando è finita la mela si è guariti... giuro che funziona!
    ahahahahahah

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  2. Non racconto a mio marito la questione della mela altrimenti sviene! :) Quanto agli sciroppi gli chiederò un parere e chissà che non possa essere uno spunto per uno dei prossimi post.

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  3. bello il tuo blog!!!!ci sono passata scuriosando nella rete!!!!!1io sono una novellina 30enne con bimbo BabyEvil di 7 mesi...cane 12enne etc etc eheheheh!!!

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  4. Grazie CiuccioRock, grazie per il complimento. Non sai quanto mi fa bene, in questo momento, ricevere un commento come il tuo ... :)

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